L’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 192 del 4 ottobre 2024, ha chiarito cosa prevede la legge nel caso di vendita dell’immobile entro cinque anni dall’acquisto. Il contribuente che ha posto il quesito, nello specifico, ha provveduto al riacquisto di un altro immobile con diritto di usufrutto e per questo ha chiesto se può continuare a beneficiare delle agevolazioni per la prima casa.

 

Nella risposta, l’Agenzia delle Entrate sottolinea che il decadimento dai benefici previsti dalle agevolazioni prima casa non avviene solo quando il contribuente, entro un anno dall’alienazione effettuata prima del decorso del quinquennio, effettua “l’acquisto di altro immobile da adibire a propria abitazione principale”, anche a titolo gratuito (risoluzione n. 49/2015). Il diritto alle agevolazioni prima casa, infatti, si concretizza solo con l’acquisto del diritto di piena proprietà dell’immobile e non con quello del diritto di usufrutto o di abitazione sullo stesso.

 

A ulteriore riprova, le Entrate citano l’ordinanza n. 11221/2020 della Cassazione, secondo cui: “a differenza della fattispecie relativa all’accesso al beneficio la norma non estende espressamente il suo ambito di applicazione anche agli acquisti di diritti reali di godimento sul bene, limitandosi a richiedere l’acquisto di un immobile da destinarsi ad abitazione principale”.

 

L’Agenzia delle Entrate, infatti, specifica che per ”acquisto” va intesa l’acquisizione del diritto di proprietà dell’abitazione, non basta il diritto reale di godimento (usufrutto). Non è quindi possibile fruire nuovamente dei benefici prima casa per l’acquisto del diritto di usufrutto totale.

 

Inoltre, la decadenza dai benefici prima casa decreta anche il mancato riconoscimento del credito d’imposta, tanto che le Entrate specificano: “se il contribuente è decaduto dall’agevolazione prima casa in relazione al precedente acquisto, in quanto ciò comporta automaticamente, oltre al recupero delle imposte ordinarie e delle sanzioni, anche il recupero del credito eventualmente fruito”.

 

 

Fonte: Idealista 08/10/2024